HUME
HUME E GLI ESITI SCETTICI DELL'EMPIRISMO
-Lo scritto filosofico più impegnativo di Hume è "Il trattato sulla natura umana".
-Il suo scopo principale è quello di disegnare una nuova scena del pensiero, tesa a cambiare radicalmente l'approccio tradizionale ai problemi filosofici.
-Dopodiché nella "Ricerca sull' intelletto umano" egli rielabora in forma più semplice e discorsiva le idee del trattato.
-Questo mettere in dubbio è perché capivi che i pensieri filosofici erano fragili e incoerenti.
-Hume appunta la sua riflessione direttamente sulla natura umana, così da delineare per la prima volta una "scienza" dell' uomo di carattere sperimentale.
Per Hume più importante e urgente della rifondazione della scienza della natura operata da Newton.
-Nel trattato Hume analizza la conoscenza umana, individuando nelle "percezioni" la sua unica fonte.
-Ci sono due tipi di percezioni:
-Le impressioni→sono le percezioni nel momento in cui sono attuali;
-Idee→ sono le immagini delle impressioni.
-Tutte le idee perciò sono ricondotte alle loro impressioni.
-Se risulta impossibile trovare le impressioni che hanno originato un' idea, bisogna concludere che essa è priva di significato. (Idee astratte della metafisica)
-Hume critica queste idee della metafisica perché non sono riconducibili all' esperienza percettiva.
-Per Hume la mente umana dipende sempre e necessariamente dalle sue impressioni.
-Infatti Hume individua due facoltà:
-La memoria→consiste nel conservare l'ordine e la posizione delle idee semplici;
-L'immaginazione→stabilisce le relazioni tra le idee.
-L'immaginazione è libera, ma non totalmente poiché essa procede seguendo il principio di associazione che Hume definisce <<una dolce forza che comunemente si impone, ed è la causa per cui le lingue hanno tanta corrispondenza tra loro>>.
-Invece il principio si associazione opera secondo tre criteri fondamentali:
-La somiglianza;
-La contiguità;
-La relazione di causa ed effetto.
-Grazie ad essi siamo portati ad associare le idee simili alle esperienze in maniera costante e regolare e così si mostrano vicine nel tempo e nello spazio.
-Hume sostiene che la nostra esistenza è caratterizzata da poche certezze e molte probabilità.
-Tutte le conoscenze relative a dati di fatto sono caratterizzate dal principio di casualità.
-L'idea di causa è secondo Hume del tutto particolare, infatti essa non si configura come una pura relazione tra le idee, ma rimanda all'esperienza.
-La relazione di causa ed effetto non è nient'altro che la tendenza della nostra immaginazione, coadiuvata dall' abitudine.
-Ovvero sarebbe l'errore di trasformare il post hoc (dopo questo) in propter hoc (a causa di questo).
-I punti fondamentali dell'argomentazione humiana:
1) L'esperienza attesta la regolare contiguità e successione di due eventi;
2) L'immaginazione porta a credere che il rapporto sia necessario e che nel futuro i due eventi saranno ugualmente collegati;
3)Tale legame esiste solo nella nostra mente, come abitudine soggettiva a collegare un fenomeno all'altro.
4) La relazione causa-effetto non è necessaria né oggettiva, ma risiede in un' abitudine soggettiva.
-Con l'indagine sulla casualità Hume arriva a stabilire il seguente principio:
L'esperienza non può garantire che due fenomeni che si presentano oggi connessi tra loro lo saranno anche in futuro.
-Per Hume sola la forza dell'abitudine ci porta a ritenere che il mondo fisico sia retto da principi universali e che il suo comportamento generale sia regolare e costante.
-Dall' abitudine nasce la credenza che è un sentimento naturale, che è un istinto che ci spinge a dare il nostro assenso alle impressioni.
-Perciò si può affermare che agiamo sulla base di credenze, ma non possediamo certezze.
-Tali considerazioni sono alla base della critica di Hume che muove a un concetto fondamentale della metafisica del passato, quello di "sostanza".
-Hume distingue la sostanza in due:
-Sostanza materiale→ la nostra mente percepisce soltanto le impressioni di singole qualità delle cose;
-Sostanza spirituale→attraverso le percezioni psichiche l' uomo esperimenta e registra nei vari momenti della vita i vari stati d'animo provati in momenti successivi.
Inoltre poi Hume da la definizione di "io"eddice che è il frutto della nostra iclinazione a individuare un fondamento unitario delle percezioni contigue e ad attribuire a tale presunta entità un' interrota e immutevole esistenza lungo il corso della vita.
-L'io è ciò che dà unità e ordine alle sensazioni.
-Per Hume noi non possiamo essere certi di niente, eccetto che delle verità matematiche , tutto il resto cade sotto il segno della probabilità.
-L'approccio humiano alla conoscenza ha il merito di favorire lo sviluppo di una visione delle cose antidogmatica, flessibile e aperta alla conferma dei fatti. (morale, politica)
-Hume non è interessato in questi due ambiti, pero per lui conta l'utilità che la società ottiene da un determinato atteggiamento degli individui.
-Lo stesso vale per la giustizia.
-Hume opera un importante distinzione tra la sfera dell' "essere" e quella del "dover essere".
-Hume ammette l' esistenza si u <<senso morale>> presente in tutti gli uomini, che gli orienta verso il bene comune e garantisce la possibilità di individuare principi etici condivisibili.
-Alla fine del "Trattato sulla natura umana" egli ci esorta a non dimenticare che abbiamo una ragione limitata.
Hume scienza della natura umana
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